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Biennale Round the Clock 2011

Nella continua tensione tra inquietudine e spaesamento la mia opera, studiata per Round the Clock e parte integrante della mia attuale ricerca artistica, si arricchisce di strutturate sperimentazioni e moltiplicazioni di significato. Alle architetture, agli interni e alla commistione tra pittura e tecnica manuale e digitale, aggiungo un tema che s’innesta nel filone documentaristico – ecologico e Eco Sostenibile portando la citta` ad aprirsi alle domande salienti di questo momento storico ovvero il fabbisogno di produzione energetica legato ad un rinnovato rispetto per la natura. La mia indagine e` nella linea di confine tra naturale e artificiale, tra stabile e instabile, tra il peso dei materiali e la leggerezza dell’anima.

In questo progetto la commistione di luoghi, simboli tecnologici e fonti rinnovabili apre la domanda dell’arte alla sua dimensione piu` nobile e rappresentativa. Per difendere il sociale, salvaguardare l’uomo da se stesso, eludere il destino entropico manifestando con fotografie forti e inquietanti i problemi piu` scottanti ed attuali. Le grandi pale eoliche trasferite in spazi improbabili trovano una collocazione quasi reale malgrado le dislocazioni pittorico digitali invochino una spiegazione plausibile che solo sovrapposizioni, evanescenze, macchie di colore, luci e ombre e toni rarefatti riescono a giustificare rendendo ogni immagine in una posizione di equilibrio.

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